Parliamo
oggi di una metodologia di investimento che giudico interessante e
che in diverse situazioni di mercato potrebbe riservarci discrete
soddisfazioni.
Mi
riferisco ad una strategia che seleziona i titoli in base al proprio
beta.
Due
parole innanzitutto per chi non conosce questo parametro.
Il
coefficiente beta rapporta il comportamento del singolo titolo
(o di un paniere di titoli) rispetto al proprio mercato di
riferimento, o più in generale al mercato nella sua globalità.
Misura
cioè le variazioni positive o negative che il titolo assume nei
confronti del mercato secondo calcoli statistici (varianza), in modo
da segnalare all'investitore un'aspettativa di comportamento del
suddetto titolo; ci fornisce pertanto una valida informazione sulla
volatilità del titolo rispetto, ad esempio, al suo indice di
riferimento.
Una
volta conosciuto il beta dei titoli che vogliamo esaminare, avremo la
seguente suddivisione:
- Un primo gruppo di titoli con beta > 1, che tenderà ad amplificare (sia al rialzo che al ribasso) il comportamento del suo indice di riferimento.
- Un secondo gruppo di titoli con beta intorno a 1, che avranno un andamento in linea con quello di mercato.
- Avremo infine l'ultimo gruppo di titoli con beta < 1, che tenderanno invece ad attutire la performance dell'indice.
Un
titolo con un beta di 1,30 tenderà ad amplificare del 30% la
performance dell'indice; a fronte di una variazione di quest'ultimo
dell'1% il nostro titolo varierà di 1,30 %.
Come
possiamo tradurre a nostro vantaggio questi dati ?
Consideriamo
ad esempio l'indice FTSE Mib ed i suoi componenti, che
ordiniamo in una tabella secondo il proprio beta; possiamo ipotizzare
i seguenti scenari:
- FTSE Mib in trend al rialzo (trend che possiamo valutare con la media mobile a 100 oppure 200 gg.): acquisto i 4-5 titoli con il maggior beta, che amplifichino il risultato positivo dell'indice.
- FTSE Mib in trend al rialzo: apertura di uno spread acquistando i 4-5 titoli con maggior beta ed aprendo una posizione short sui 4-5 titoli con minor beta.
- FTSE Mib in trend ribassista (indice < mm 100/200 gg.): apertura di posizione short sempre sui titoli con maggior beta (e qui attenzione però ai vari divieti di vendita allo scoperto eventualmenti presenti e disposti da Consob o gli altri Organismi di controllo degli altri mercati).
- FTSE Mib in trend ribassista: apertura di uno spread tra i titoli e l'indice mediante acquisto dei titoli con il minor beta ed apertura di posizione short sull'indice. La strategia, in questo caso, è di guadagnare sulla differenza tra la performance negativa dell'indice e la performance del nostro piccolo portafoglio (probabilmente negativa anch'essa ma di valore inferiore alla discesa dell'indice.). Il guadagno cioè sulla posizione short sarà maggiore della perdita sui titoli.
Esaminiamo
adesso una situazione pratica sull'indice Dow Jones Industrial
secondo il caso 2) sopra esposto; nella tabella che segue sono
stati suddivisi i 30 titoli per beta decrescente, isolando i
cinque con maggior beta ed i cinque con minor beta.
Dow Jones Industrial – Titoli suddivisi per beta decrescente | ||||||
No. | Ticker | Titolo | Prezzo | beta | Var 1 m % | Var 3 m % |
1 | BAC | Bank of America Corporation | 7,97 | 2,27 | 11,78% | 46,51% |
2 | AA | Alcoa, Inc. | 10,17 | 2,10 | 0,10% | 1,50% |
3 | CAT | Caterpillar Inc. | 114,21 | 1,87 | 4,66% | 16,68% |
4 | AXP | American Express Company | 52,89 | 1,83 | 5,48% | 10,10% |
5 | GE | General Electric Co. | 19,05 | 1,60 | 1,82% | 19,74% |
6 | DD | EI DuPont de Nemours & Co. | 50,85 | 1,46 | -0,08% | 6,56% |
7 | JPM | JPMorgan Chase & Co. | 39,24 | 1,24 | 5,20% | 26,70% |
8 | BA | Boeing Co. | 74,95 | 1,23 | 1,04% | 9,11% |
9 | DIS | Walt Disney Co. | 41,99 | 1,19 | 7,94% | 17,13% |
10 | CSCO | Cisco Systems, Inc. | 19,88 | 1,18 | 1,17% | 6,65% |
11 | HPQ | Hewlett-Packard Company | 25,31 | 1,11 | -9,54% | -9,45% |
12 | INTC | Intel Corporation | 26,88 | 1,09 | 1,74% | 7,91% |
13 | UTX | United Technologies Corp. | 83,87 | 1,04 | 7,05% | 9,49% |
14 | MSFT | Microsoft Corporation | 31,74 | 1,00 | 7,48% | 24,08% |
15 | MMM | 3M Co. | 87,60 | 0,88 | 1,03% | 8,09% |
16 | CVX | Chevron Corp. | 109,12 | 0,78 | 5,82% | 6,13% |
17 | HD | The Home Depot, Inc. | 47,57 | 0,77 | 7,16% | 21,29% |
18 | PFE | Pfizer Inc. | 21,13 | 0,71 | -1,26% | 5,28% |
19 | TRV | The Travelers Companies, Inc. | 57,97 | 0,69 | -0,57% | 3,06% |
20 | IBM | International Business Machines Corp. | 196,73 | 0,66 | 2,14% | 4,64% |
21 | MRK | Merck & Co. Inc. | 38,17 | 0,66 | -0,26% | 6,77% |
22 | T | AT&T, Inc. | 30,59 | 0,59 | 4,01% | 5,56% |
23 | VZ | Verizon Communications Inc. | 38,11 | 0,55 | 1,19% | 1,01% |
24 | KFT | Kraft Foods Inc. | 38,07 | 0,54 | -0,60% | 5,31% |
25 | JNJ | Johnson & Johnson | 65,08 | 0,53 | -1,26% | 0,56% |
26 | KO | The Coca-Cola Company | 69,86 | 0,53 | 3,45% | 3,91% |
27 | XOM | Exxon Mobil Corp. | 86,50 | 0,50 | 3,30% | 7,53% |
28 | MCD | McDonald's Corp. | 99,28 | 0,44 | 0,23% | 3,94% |
29 | PG | Procter & Gamble Co. | 67,62 | 0,44 | 7,27% | 4,72% |
30 | WMT | Wal-Mart Stores Inc. | 59,08 | 0,34 | -3,72% | 0,31% |
Rendimento febbraio portafoglio beta > 1 | 4,77% | |||||
Rendimento febbraio portafoglio beta < 1 | 2,11% | |||||
Rendimento trimestrale (dic-gen) portafoglio beta > 1 | 18,90% | |||||
Rendimento trimestrale (dic-gen) portafoglio beta < 1 | 4,08% |
Il
beta medio dei cinque titoli con β
> 1 (cioè il beta del nostro portafoglio) è di 1,93,
mi aspetterò cioè che il nostro portafoglio raddoppi la performance
dell'indice nel periodo considerato; di contro, il beta medio del
portafoglio titoli con β
< 1 risulta di 0,45, vale a dire che l'aspettativa di
rendimento di questo portafoglio sarà di un po' meno della metà
della performance del Dow Jones.
L'analisi
eseguita in questo esempio prende in considerazione la performance
mensile dei due portafogli nel mese di febbraio e nell'ultimo
trimestre.
I
risultati confortano la nostra ipotesi (vedi tabella) : a febbraio il
Dow Jones è salito del 2,53%, mentre il portafoglio β
> 1 sale del 4,77% ed il portafoglio β
< 1 sale del 2,11%.
Lo
spread rende il 2,66 % (4,77 – 2,11) per un mese; ovviamente questo è più
un esercizio teorico, nella pratica infatti il guadagno ricavato sarebbe
stato eroso dalle commissioni...
Passando
però all'analisi trimestrale, i numeri diventano:
Rendimento
Dow Jones dic-feb: + 7,52 %
Portafoglio
β > 1: + 18,90%
Portafoglio
β < 1: +4,08%
Allungando
il periodo i rendimenti si avvicinano ai parametri di progetto: il
portafoglio con beta maggiore ha più che raddoppiato l'indice (18,90
contro 7,52), mentre il portafoglio con beta basso è poco più della
metà dell'indice (4,08 contro 7,52).
Il
nostro spread avrebbe reso il 14,82% in un trimestre, questa
volta una performance interessante.
Naturalmente
l'analisi fatta è valida in un mercato crescente, diversamente i
risultati sarebbero stati specularmente negativi; la strategia è
quindi affrontabile solo dopo aver ben esaminato le prospettive di
mercato a breve (2-3 mesi).
Torneremo
sull'argomento con indicazioni di attualità.
A
presto
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