sabato 21 aprile 2012

Mercati: il punto della situazione


Mancano ormai poche sedute borsistiche alla fine del mese di aprile, che segna idealmente la chiusura del semestre invernale, quello più premiante per le borse, ed in particolare per quella americana; è il caso quindi di fare un riepilogo della situazione e cominciare ad abbozzare la strategia per il semestre estivo, che si concluderà alla fine di ottobre.

Vediamo subito il comportamento dei maggiori indici, nella tabella raffigurata qui sotto.

 

 
La difficile situazione europea ha portato inevitabilmente ad una performance negativa per gli indici dei due Paesi al momento sotto pressione, Italia e Spagna, gli unici (oltre all'Eurostoxx) riportati nella tabella ad avere il segno meno davanti .

E poco consola constatare che l'indice iberico scende addirittura di una percentuale doppia rispetto al nostro FTSE MIB, 21% contro il 10%, mentre il DAX tedesco registra nello stesso periodo un +10%.

Ieri infatti lo spread BTP/Bund è ritornato per poco sopra quota 400 chiudendo poi la giornata a 396; è bene tener presente che le previsioni del Governo Monti sugli indicatori economici del nostro Paese per i prossimi due – tre anni si basano su un valore di spread di 250 – 300 punti; dovendo pagare attualmente un punto percentuale in più sul nostro debito finiamo (temo) con l'andare dritti verso una nuova manovra finanziaria, probabilmente estiva.

Di vendere gli immobili dello Stato per ridurre il debito non se ne parla più, magari perchè svalutati dall' IMU...

Abbiamo inoltre raggiunto (notizia di ieri) quota tre milioni di persone inattive, che neanche lo cercano più il lavoro; di contro è un fiorire di giochi, concorsi a premi, videolottery che hanno il duplice scopo di portare gettito fiscale nelle casse dello Stato e vendere la speranza a chi vi partecipa...

C'è da riflettere, intanto ci apprestiamo a seguire le elezioni francesi, con il testa a testa fra Sarkozy ed Hollande, vedremo se un eventuale cambio all'Eliseo porterà a qualche novità nei rapporti di forza tra i Paesi membri dell'Unione.

Torniamo però adesso ai mercati finanziari per esaminare quanto è accaduto negli ultimi sei mesi.

Gli indici americani si sono ben comportati, con il Dow Industrial sopra di 9 punti mentre il più ampio S&P 500 guadagna anche un punto in più; l'indice delle utilities pur presentando un bilancio positivo, sale di poco più dl 2%, lo attendiamo però da maggio in avanti quando stagionalmente performa meglio del Dow Industrial.

Infine l'Eurostoxx 50, appesantito dalle Banche italiane, risulta negativo di circa tre punti percentuali.

Uno sguardo adesso ai titoli del Dow Industrial che avevamo segnalato a fine ottobre, in particolare quelli con il maggior dividend/yeald che vedete raffigurati nella tabella sottostante.

 

La performance media dei cinque titoli al 20/04 è dell' 11,05%, due punti più dell'indice; chi non avesse posto la copertura sul cambio eur/usd avrebbe inoltre beneficiato di un'ulteriore 4,60% di rivalutazione del dollaro sulla nostra moneta (1,3856 il 31/10 contro 1,3219 di ieri).

Nel prossimo post analizzeremo i titoli da seguire per il periodo maggio-ottobre.

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