lunedì 2 settembre 2013

Approfondimento su Dow Jones Industrial



Con l’inizio del mese di settembre facciamo oggi un approfondimento sul Dow Jones Industrial, e vediamo come impostare una strategia sia di medio che di più lungo periodo.

La situazione attuale dei mercati è di difficile interpretazione; con il Medio Oriente in fermento e il probabile attacco degli Stati Uniti alla Siria i listini inevitabilmente ne hanno risentito ed il prezzo del petrolio è tornato a salire.

Non dimentichiamo inoltre di essere ancora nel periodo estivo, storicamente meno performante di quello invernale.

Dopo la seduta del 29 agosto, l’indice americano risulta comunque in progresso rispetto ad inizio anno del 13,63%; la medesima percentuale di salita si riscontra a 12 mesi (13,60%) dopo aver smaltito nel mese di agosto un po’ di ipercomprato (dal 2 agosto riscontriamo una flessione di quasi 5 punti).

Se da un lato gli indicatori macroeconomici statunitensi continuano a registrare miglioramenti, paradossalmente il mercato vede quest’ultimi come fattori che rendono più vicino il cosidetto “tapering” cioè l’allentamento delle misure di iniezione liquidità da parte della Federal Reserve.

Difficile dire come reagiranno i mercati allorquando le suddette misure verrano materialmente poste in atto, ma una cosa è certa: il lungo termine stempererà tutto e noi qui oggi vogliamo ragionare proprio in un’ottica di più lungo periodo.

Diamo adesso uno sguardo a qualche dato statistico iniziando dalla stagionalità del mese di settembre, che è purtroppo negativa: come potete riscontrare dalla tabella sotto riportata, la variazione media degli ultimi 15 anni vede una flessione media mensile nel mese di settembre di 1,56 punti anche se lo scorso anno si ebbe un rialzo del 2,65%.


Dopo l’ultima seduta di agosto il Dow Jones è in progresso sui 12 mesi del 13,13%, un discreto rialzo che risulta sopra la media storica di rialzo annuale.

Siamo andati infatti a verificare dall’inizio della serie storica, trovando che la performance media annua del Dow Industrial è del 7,36%; anche considerando valori più vicini e prendendo in esame il periodo che va dal secondo dopoguerra ai giorni nostri scopriamo che la media di rendimento annuale passa dal 7,36 al 7,70%.

Diciamo quindi  per semplificare un pò le cose che il Dow Jones rende circa l’8% annuo, il che non è poco.

Al momento l’indice presenta un rendimento annuo superiore alla sua media storica e prima o poi questi cinque punti percentuali in eccesso dovranno rientrare nella media con un periodo di sotto performance.
In un’ottica di investimento sul lungo periodo la cosa non ha molta importanza; siamo andati comunque a controllare cosa succede nel breve quando al momento dell’investimento l’indice presenta un rendimento annuale sopra il 10% ed i risultati sono comunque buoni.

Il periodo analizzato è quello che va dal 2000 ad oggi.

Su 129 mesi disponibili dal 2000, abbiamo 45 casi (il 35%) in cui la performance annua del Dow risultava superiore a 10% (come in questo periodo); nei successivi 12 mesi, la performance dell’indice risultava negativa in 12 casi sui 45 totali (26,6%) con una performance media di -9,24%; di contro, i casi con performance positiva sono stati 33, di cui ben 15 (33%) con performance superiore alla media storica dell’8%.

In questi ultimi 15 casi la performance del Dow Jones nei 12 mesi successivi risulta pari al 15,84%.

Per finire, diamo uno sguardo agli strumenti per investire direttamente sull’indice Dow Jones; sono due ETF (Exchange Traded Fund), il primo emesso da IShares ed il secondo da Lyxor, entrambi negoziabili presso Borsa Italiana tramite la propria Banca o Broker.

Ishares Dow Jones Industrial Average cod. ISIN  IE00B53L4350  comm. totali annue 0,33%

Lyxor ETF Dow Jones Industrial Average cod. ISIN   FR0007056841   comm. totali annue 0,50%


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