giovedì 19 settembre 2013

Nuova composizione per l'indice Dow Jones Industrial Average



Volano i listini mondiali dopo l’annuncio da parte della Fed di mantenere al momento inalterato lo stimolo monetario con le forti iniezioni di liquidità mensili.  Gli indici americani, che nella seduta di ieri si erano tenuti fiacchi appena sotto la parità, dopo la notizia sono schizzati verso l’alto chiudendo con un rialzo medio intorno al punto percentuale.

E se da un lato questo tranquillizza, ed anzi galvanizza i mercati finanziari, adesso ci si potrebbe cominciare a chiedere se non si stia tornando alle condizioni pre crisi del 2008, quando la bolla immobiliare, i mutui sub prime e l’esasperazione dell’economia di carta (derivati come se piovesse) fecero il botto creando la crisi dalla quale l’America (grazie anche a queste misure eccezionali) è uscita prima, ma lasciando velenose scorie nel Vecchio Continente.

Dopo l’analisi pubblicata nel precedente articolo, ci occupiamo adesso di un’ importante novità nella composizione dell’indice Dow Jones Industrial Average; a partire da lunedì 23 settembre ben 3 titoli verranno sostituiti nel paniere dell’indice più famoso del mondo.

I titoli che usciranno sono Alcoa (AA), Hewlett & Packard (HPQ) e Bank of America (BAC) e verranno sostituiti dalla Banca d’affari Goldman Sachs (GS), Nike (NKE) e Visa (V).

Il Dow Jones conferma così la tendenza in atto negli ultimi anni, che gli ha fatto perdere progressivamente la vocazione industriale d’origine, per includere nel paniere sempre più titoli finanziari, probabilmente più rappresentativi dell’attuale economia.

Le nuove azioni che “debutteranno” lunedì prossimo vengono da un 2013 fino a questo momento in grande spolvero; Goldman Sachs può vantare un rialzo da inizio anno del 33%, ed analoghe performance mettono a segno Visa e Nike, con rialzi rispettivamente del 28% e 35%.

I tre titoli tuttavia entrano nell’indice sui loro massimi dell’anno e con un rendimento da dividendo un po’ basso: Goldman 1,19%, Visa 0,68% e Nike 1,21%; sono titoli che quindi al momento non rientrano nella nostra lista dei preferiti, vale a dire quelli con dividendi elevati.

Il fatto poi di aver corso molto ci deve consigliare prudenza per un loro eventuale acquisto; non dimentichiamoci infatti che prima o poi l’indice si prenderà una nuova pausa nella sua corsa al rialzo, e facilmente questo potrebbe avvenire nelle prossime settimane (settembre ed ottobre sono mesi sempre difficili per i listini).



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